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BIBLIOGRAFIA 2020

* Irvin D. Yalom
Psicoterapia Esistenziale, Ed. Neri Pozza, 2019

Nel 1892 Sigmund Freud trattò con successo il caso di una giovane donna che soffriva di difficoltà deambulatorie psicogenetiche e attribuì il buon esito della terapia alla tecnica psicoanalitica della riemersione dei desideri e dei pensieri traumatici. Se si fruga, tuttavia, tra i suoi appunti, come indica Yalom in queste pagine, si scopre agevolmente che Freud fece ricorso a numerose altre attività terapeutiche. Interagì con la famiglia a favore della paziente, aiutò la donna ad affrontare i complessi problemi familiari, e a più riprese la consolò e la rassicurò sui suoi sentimenti di colpa. Si avvalse, insomma, di «aggiunte» che sfuggono alla teoria formale, ingredienti elusivi, difficili da definire e insegnare, così come è difficile definire e insegnare la compassione, l’attenzione, il toccare il paziente a un livello più profondo. Queste «aggiunte» costituiscono il cuore della «psicoterapia esistenziale» esposta in questo volume. Una psicoterapia che, attraverso il suo approccio dinamico, «si focalizza sulle preoccupazioni radicate nell’esistenza dell’individuo». Come il filosofo rivolge il suo pensiero alle questioni della vita e della morte, così anche il terapeuta deve, per Yalom, incoraggiare l’individuo a guardare dentro di sé e a occuparsi della propria situazione esistenziale. Una cura di sé che non può sottrarsi alle quattro preoccupazioni ultime radicate nell’esistenza dell’individuo: la morte, la libertà, l’isolamento e l’assenza di senso. Ciascuno di noi brama l’idea del perdurare, dell’avere fondamento, della comunità e del senso; e tuttavia dobbiamo tutti fronteggiare la morte, l’assenza di fondamento, l’isolamento e l’assenza di senso. Frutto dell’esperienza clinica di Yalom, Psicoterapia esistenziale è un libro ampio, completo e illuminante che fornisce gli strumenti per convivere serenamente con i dilemmi esistenziali e adottare uno stile di vita che promuova un’esistenza piena, ricca e significativa.

* Irvin D. Yalom
Fissando il Sole, Ed. Neri Pozza 2017

«La tristezza mi entra nel cuore. Io ho paura della morte». Così quattromila anni fa Gilgamesh, l’eroe babilonese, commentava la morte dell’amico Enkidu.
La paura della morte ci perseguita da sempre. C’è chi la manifesta indirettamente, magari in un sintomo che non ha apparentemente nulla a che fare con essa; c’è chi la esplicita, come Gilgamesh, con tragica consapevolezza; c’è chi ne è a tal punto paralizzato da non potersi abbandonare ad alcuna felicità. Come un’ombra oscura, la paura della morte entra nel cuore di ogni uomo, in ogni epoca, sotto ogni condizione. Al punto tale che non vi è stato scrittore degno di questo nome che non l’abbia affrontata e descritta.
Irvin Yalom l’affronta anche lui in questo libro, ma non per aggiungere un suo compendio di riflessioni alle illustri opere del passato.
Il libro è piuttosto una ricognizione che nasce dal confronto personale con il problema della morte, confronto offerto dal dialogo con i pazienti e dalla frequentazione delle opere di quei pensatori che hanno tracciato la via per avere la meglio sul terrore della morte.
L’esperienza mostra come sia davvero arduo vivere ogni istante consapevoli di dover morire. «È come cercare di fissare direttamente il sole: si riesce a sopportarlo solo per poco». Di qui i rituali compulsivi per attenuarne il terrore: la proiezione nel futuro attraverso i propri figli, la fede in un salvatore, la strenua lotta per diventare importanti e famosi. L’angoscia della morte è però sempre in agguato, «occultata in qualche abisso nascosto della mente».
Che cosa fare? Come misurarsi con essa? Più che Freud, Jung e gli altri grandi psichiatri della fine del diciannovesimo e dell’inizio del ventesimo secolo, sono i filosofi greci classici, in particolare Epicuro, a indicare, per Yalom, la via.
È attraverso il pensiero di Epicuro – un filosofo lontanissimo da quella concezione di abbandono alla sensualità con cui viene generalmente tramandato – che l’idea della morte, anziché portare alla disperazione e a una vita priva di scopo, può essere una awakening experience, un’esperienza di risveglio, «una consapevolezza che conduce a una vita più piena».

* Irvin D. Yalom
Diventare Se Stessi, Ed- Neri Pozza, 2018

Nel pantheon degli scrittori di Irvin Yalom, un posto di primo piano spetta a Charles Dickens, alle cui opere gli capita spesso di ritornare. Rileggendo di recente Storia di due città dello scrittore inglese, l’autore delle Lacrime di Nietzsche si è imbattuto in una frase che costituisce un perfetto esergo di questo libro: «Poiché, quanto più m’avvicino alla fine, viaggio come in circolo e m’avvicino sempre più al principio. Mi pare che la via si spiani e si faccia più agevole. Il mio cuore è adesso commosso da molte memorie che a lungo erano rimaste sopite…». Sorte dalla commozione dei ricordi che, inesorabili, riaffiorano quando lo scorrere del tempo spinge a riconsiderare la propria storia e il proprio passato, le pagine che seguono spianano per il lettore la via più agevole per accostarsi alla vita e all’opera di Irvin Yalom. Yalom non tralascia alcun aspetto del lungo cammino che lo ha condotto a diventare uno dei più affermati psichiatri e autori del nostro tempo, mostrando, ad un tempo, come il compito ineludibile di diventare se stessi sia ciò che caratterizza la nostra esistenza.

* Bernard Baudouin, Céline Chadelat,
Thich Nhat Hanh, la Biografia, Ed. Lindau, 2018

Nato in Vietnam nel 1926, Thich Nhat Hanh ha vissuto la devastazione del suo Paese a causa dei conflitti che l’hanno martoriato. Monaco dall’età di sedici anni, questo grande maestro zen ha sempre considerato l’azione politica e sociale come inseparabile dalla pratica spirituale. Costretto all’esilio per il suo impegno nonviolento contro la repressione e la guerra, ha diffuso in tutto il mondo il suo insegnamento di pace fondato sulla compassione e sulla «piena consapevolezza». Questa prima dettagliata biografìa del maestro, corredata da un’appendice con documenti originali, rivela tutta la ricchezza e la complessità del suo cammino, dal periodo drammatico della guerra in Vietnam all’amicizia con Martin Luther King, dall’impegno a diffondere il buddhismo zen in Europa e negli Stati Uniti all’attivismo instancabile che lo ha portato a prendere posizione sui grandi problemi del nostro tempo. Un attivismo che non è venuto meno neanche negli ultimi anni, in cui, pur debilitato dalla malattia, Thich Nhat Hanh continua a essere una fonte di ispirazione per migliaia di persone in tutto il mondo.

* Boris Cyrulnik
La vita dopo Auschwitz, Ed. Mondadori 2012

Boris Cyrulnik, celebre psichiatra francese, ha un passato tormentato alle spalle: i genitori, di origine ebraica, sono stati rinchiusi e assassinati nel campo di concentramento di Auschwitz quando lui era ancora un bambino. Rimasto solo, è caduto prigioniero dei nazisti ma è riuscito a salvarsi per miracolo nascondendosi nel bagno della sinagoga della sua città. Dopo aver trascorso l’infanzia come un fuggitivo, in casa di famiglie che lo ospitavano e in orfanotrofio, terminata la guerra ha scelto di diventare psichiatra. Pur lavorando ogni giorno con traumi e sofferenze da superare, soltanto di recente è riuscito ad affrontare il proprio passato, per testimoniare a voce alta l’orrore vissuto e le conseguenze dolorose che ha dovuto affrontare crescendo. La vita dopo Auschwit è un viaggio nella memoria, un’esplorazione profonda dei ricordi di un passato che emerge dopo un lungo silenzio. La memoria, ci dice Cyrulnik, non racconta la verità storica dei fatti, ma un’altra verità, soggettiva ma non per questo meno reale: un meccanismo dal potere salvifico che cancella, seleziona e modifica quello che è accaduto e che nel tempo ha plasmato i nostri ricordi per rendere il dolore accettabile aiutandoci a superare i traumi vissuti.
Attraverso la sua storia, Cyrulnik si rivolge a tutti coloro che cercano di scappare da un passato difficile: un lavoro paziente, in cui l’autore si è messo in gioco, accettando di essere per la prima volta soggetto e oggetto della propria ricerca. Un saggio che unisce le emozioni e la sofferenza di un sopravvissuto a una rigorosa analisi sulla costruzione della memoria, da cui emergono i segni di un’infanzia stravolta dalla guerra e, al tempo stesso, il desiderio di superare l’infelicità per rispondere con forza alla chiamata della vita.

* Ken Wilber
Integral Buddhism and the Future of Spirituality, Ed. Shambala, 2018

Come potrebbe essere la religione in futuro? La nostra era di evoluzione della coscienza sociale e di rivoluzioni nella scienza, nella tecnologia e nelle neuroscienze ha creato difficoltà per alcuni praticanti delle grandi tradizioni spirituali del mondo. Come si può rimanere fedeli ai loro insegnamenti centrali e allo stesso tempo integrare tali insegnamenti in un nuovo quadro che comprende le scoperte in corso?

* Ken Wilber
Psicologia Integrale, Ed. Crisalide, 2014

ll fine della psicologia integrale è di abbracciare ed onorare tutti gli aspetti della coscienza umana. Questo libro rappresenta uno dei primi tentativi realmente riusciti di integrare psicologia e spiritualità. Psicologia integrale è ad oggi il più ambizioso dei lavori di Ken Wilber e viene già considerato una pietra miliare nello studio dello sviluppo umano.

* Ken Wilber
La Visione Integrale, Ed. Crisalide, 2015

Attraverso facili spiegazioni, esercizi ed esempi familiari, La visione integrale ci mostra come accelerare la nostra crescita e come sviluppare un più ampio e profondo stato di coscienza, incarnato in noi stessi, condiviso con la comunità e aperto ai bisogni del pianeta.
In questo modo, l’approccio integrale si rivela immensamente utile in tutte le aree della nostra vita, dal lavoro ai rapporti interpersonali fino all’illuminazione spirituale. Supponiamo di analizzare tutto ciò che le varie tradizioni del mondo hanno da dirci a proposito dello sviluppo umano psicologico, sociale e spirituale e di identificarne gli elementi comuni. Sarebbe possibile creare una mappa onnicomprensiva delle conoscenze accumulate dall’uomo nel corso della sua lunga storia? È proprio questa mappa che La visione integrale si propone di fornire. Utilizzando tutti i modelli conosciuti della crescita umana da quelli delle antiche tradizioni alle più moderne scoperte delle scienze cognitive Ken Wilber ne distilla gli elementi principali, dai quali emerge un quadro d’insieme chiaramente percepibile. L’approccio integrale ci consente di vivere la nostra vita utilizzando l’intera gamma delle nostre risorse e massimizzando le nostre possibilità di successo.

* Ken Wilber
Meditazione Integrale, Ed. Crisalide, 2019

Il nuovissimo libro “Meditazione Integrale”di Ken Wilber ti insegna un metodo radicalmente nuovo per imparare a conoscere te stesso. Ken Wilber ha ideato un approccio innovativo alla crescita, allo sviluppo, alla trasformazione e all’evoluzione personale, integrando Mindfulness e Teoria Integrale. Con questa pratica l’attenzione viene incentrata sulle Mappe Interiori che sviluppi durante l’infanzia e che usi per muoverti nella vita. Molte di queste mappe sono del tutto sbagliate, ma non avendone la consapevolezza, non ti viene mai in mente di correggerle. Grazie alla tecnica proposta in questo libro, le mappe nascoste vengono portate alla luce, sradicate dalla psiche e sostituite con nuove mappe che, essendo più aderenti alla realtà, ti consentono di orientarti meglio nel mondo. Esercizi esperienziali, meditazioni guidate e strumenti ti aiuteranno a comprendere e cambiare le strutture della Coscienza che ti condizionano. Immagina di avere un faro in grado di proiettare un intenso fascio di luce e di poterlo orientare a tua volontà in modo che illumini tutto quello che vuoi osservare. Immagina ora di non dirigerlo verso l’esterno, fuori di te, ma verso l’interno, dentro di te, così da portare luce negli angoli più reconditi della tua mente. È questo che la Mindfulness fa per te: illumina quelle parti nascoste del tuo essere che hanno bisogno di essere esposte alla luce della coscienza.

* Pema Chödrön
Il Coraggio del Buddha, Ed. Il Punto d’Incontro, 2018

“Il Coraggio del Buddha” di Pema Chödrön è una guida pratica per non cedere alla paura, anche nei momenti in cui la vita ti mette maggiormente alla prova. Questo libro è inteso dall’autrice come guida per l’addestramento del guerriero compassionevole, e il suo scopo è quello di aiutarti ad andare verso i luoghi che ti fanno paura, ispirando la tua vita e facendo in modo che tu non abbia rimpianti. L’autrice di questo libro, monaca buddhista e scrittrice di fama internazionale, ti insegna infatti che nei momenti difficili hai sempre una scelta: lasciare che le circostanze della vita ti induriscano e alimentino il rancore e la paura dentro di te oppure usarle per diventare una persona più amorevole, più gentile. Una persona migliore. “Il Coraggio del Buddha” ti offre gli strumenti per affrontare le difficoltà che la vita ti presenta e ti fa capire che puoi attingere alla tua saggezza interiore in ogni momento, anche se spesso ti sbarri da solo la strada con comportamenti dettati dalla paura.
Pema Chödrön tinsegna a risvegliare la tua innata bontà e ad accettare te stesso e gli altri sotto ogni aspetto, piacevole e meno piacevole, per vivere con pienezza e serenità il momento presente e riconoscere fin da subito tutti i “trucchetti” dell’ego, che ti spinge a fare opposizione al naturale scorrere della vita.