Sulla guerra in Iraq
(un punto di vista integrale)
di Ken Wilber

Traduzione libera dall’inglese di G.Visini

    Salve amici,

    Permettetemi di fare qualche commento su una situazione di cui, in realtà, nulla può essere detto o ascoltato con una certa equanimità: la guerra in Iraq.

    Per molti anni – sono ormai circa tre decadi – ho sempre rispettosamente rifiutato ogni approfondita intervista circa il mio lavoro, semplicemente perché non volevo che l’attenzione si concentrasse su di me; mi premeva che l’interesse fosse rivolto esclusivamente alle mie idee, quindi ho mantenuto un profilo pubblico molto basso (come sa, ne sono certo, la maggior parte di voi).

    Circa uno o due anni fa, ho deciso di fare un’eccezione per il mio amico Jordan Gruber, che ha prodotto un lavoro straordinario con il suo Speaking of Everything. Avevo a lungo promesso a un’altra amica, Tami Simon, di Sounds True (il più gran produttore audio del mondo), che se mai avessi concesso un’intervista completa sul mio lavoro, sarebbe stato con lei e Sounds True. Tami è una donna straordinaria, certamente una delle persone che prediligo. Quindi, il mese scorso ho detto: ma sì, qual è il problema, facciamolo. Tami e la sua équipe sono arrivati nel mio loft a Denver, e per quattro o cinque giorni abbiamo registrato circa 20 ore di materiale, che copre in pratica l’essenziale del mio lavoro: quadranti, livelli, linee, stati, tipi; più gli aspetti personali, imbarazzanti, persino a volte umilianti, che inevitabilmente si accompagnano a questi servizi (:-). Comunque sia,Tami sta pianificando di produrre con quelle 20 ore di registrazione, un set di 10 CD intitolato, credo, Kosmic Consciusness, destinato a quelli di voi che sono così messi male da considerare interessante questa possibilità.

    Durante questa lunga intervista, la discussione si orientò naturalmente verso il tema della guerra in Iraq: cosa significa, perché è iniziata, qual è il ruolo delle manifestazioni di protesta, ecc. Fino ad allora, avevo espresso solo una volta la mia opinione sulla situazione in Medio Oriente – in “The Destruction of the World Trade Center” (pubblicato sul sito wilber.shambala.com) – e quel testo esprime ancora il mio orientamento su questa e su qualunque altra guerra. Quando, in seguito, mi è stato chiesto di fare una dichiarazione sull’attuale guerra in Iraq, mi limitai a dire quanto segue:

    (Ken, hai qualcosa da aggiungere a quello che hai scritto in “Deconstructing the World Trade Center”?)

    No, ma ricorda questo: se sei verde (Wilber si riferisce al lavoro Spiral Dynamics di Don Beck, che suddivide l’umanità in otto livelli evolutivi usando i colori. I verdi sono i postmoderni, multiculturali, pluralisti, ecc. Wilber stesso spiega più avanti questi concetti. Per approfondire vedere altri scritti sul mio sito, in particolare: L’Approccio Integrale. Cf. anche la traduzione del libro Integral Psychology sul sito www.rebirthing.italia.com.), sei contro la guerra. Tuttavia, se sei contro la guerra, non sei necessariamente verde. Ci sono anche ragioni per non fare la guerra che appartengono al ‘secondo ordine di pensiero’. Il meme verde non ha scelta, non la vuole. Il secondo-ordine può scegliere, quindi valuta accuratamente la situazione, può raccomandare la guerra come può non farlo. Puoi sottoporti a un test e vedere se non sei “nient’altro che” verde, chiedendo a te stesso in quali condizioni raccomanderesti la guerra. Se non te ne viene in mente nessuna, beh, allora, benvenuto tra i verdi. La questione è, comunque, estremamente complicata, anche guardandola attraverso lenti integrali, quindi, ancora una volta, valuta attentamente i fatti.

    Il problema con questa discussione è che si colloca, in generale, tutta nel primo-ordine di pensiero. Il meme blu dice: distruggi i demoni dell’inferno con le bombe; il meme arancione dice: va bene, ma facciamo in fretta, perché questo disturba il mercato azionario; il verde dice: niente da fare, dobbiamo amarci. Il primo-ordine ha una difficoltà insormontabile ad abbracciare l’intero quadro, quindi si muove all’interno di quelle strutture parziali di valori che lo definiscono. Questa è una discussione da cui mi sono tirato fuori dopo il saggio sul WTC. E’ solo una gran lotta selvaggia tra gli appartenenti al primo-ordine.

    Sfortunatamente, il mondo ha bisogno di un’azione integrale; sfortunatamente, non l’avrà, sia che facciamo la guerra sia che non la facciamo. E allora, meglio accendere una candela che maledire l’oscurità. Lavoriamo su noi stessi e cerchiamo di far crescere ogni giorno, per quanto possiamo, la nostra coscienza della totalità, così, alla fine, lasceremo un mondo almeno un po’ più integrale del mondo che abbiamo trovato……………

    Dirò adesso qualcosa di più, non perché pensi che voci più assennate possano essere ascoltate, e nemmeno perché pensi che sia la mia una voce più assennata, ma semplicemente perché le voci dissennate sono diventate così assordanti, che aggiungere qualche parola irrilevante non potrà fare alcun danno, adesso.

    Lasciatemi iniziare con una domanda che Tami mi ha posto. Avevamo finito la prima metà dell’intervista che si riferiva agli aspetti teorici, e stavamo parlando della loro applicazione al mondo reale, e niente è più reale della guerra. Tami chiese: “Se tu potessi migliorare la situazione mondiale, cosa faresti? Qual è la tua visione Utopica nei confronti della guerra?”

    Come faccio spesso, per presentare la mia posizione su questi temi ho usato i termini di Spiral Dynamics Integral di Don Beck. Gli studiosi del mio lavoro sanno che, secondo me, Spiral Dynamics si concentra su una linea di sviluppo, quella dei valori (i Meme), tra circa due dozzine di altre linee (cognitiva, interpersonale, psicosessuale, matematica, cinestetica, ecc.). Ma si tratta di una linea così importante, e così facilmente comprensibile, che costituisce un punto di vista introduttivo fondamentale. Don ha collocato questa linea nello schema AQAL (tutti i quadranti, tutti i livelli, tutte le linee, stati, tipi), da lui chiamato anche 4Q/8L, cioè “quattro quadranti, otto livelli della linea”, per produrre Spiral Dynamics Integral, una bellissima versione di psicologia integrale. Naturalmente, non parlo al posto di Don e delle sue Spiral Dynamics, ma parto dalla mia psicologia integrale, anche se sono contento di utilizzare alcuni termini di SD per chiarire meglio le cose.

    Per iniziare a esprimere il mio punto di vista Utopico in risposta alla domanda di Tami, suggerisco alcuni riflessioni su come potrebbe essere un sistema di governo mondiale che operasse al livello giallo. “Giallo” è il livello di coscienza in cui il “secondo-ordine” o una consapevolezza veramente integrale comincia a emergere. Si contrappone, quindi, ai precedenti sei livelli o Meme, che sono chiamati primo-ordine, ciascuno dei quali crede che il suo sistema di valori sia l’unico sistema di valori esistente vero, corretto e profondamente giusto. Queste onde o livelli del primo-ordine sono, in breve :beige, istintuale; porpora, magico-animistico, tribale; rosso, egocentrico, potere, feudale; blu, appartenenza mitica, conformista, fondamentalista, etnocentrico, tradizionale; arancione, eccellenza, risultati, progresso, moderno; verde, postmoderno, multiculturale, sensibile, pluralistico.

    Queste onde di sviluppo del primo-ordine sono seguite da quello che Clare Graves ha chiamato “eccezionale salto di significato” al secondo-ordine, le cui onde (o livelli) di consapevolezza più importanti sono finora due : giallo: sistemico, flessibile, fluido; turchese, unità cosmica, integrativo, gerarchie di interrelazioni organizzate in modo olarchico, olismo uno-in-molti. Il nodo della discussione Utopistica era semplice: come sarebbe il mondo se il centro di gravità della consapevolezza si collocasse al livello del secondo-ordine? Nella esposizione che segue, userò i termini “secondo-ordine”, “integrale”, “giallo” e “turchese” in modo intercambiabile, infatti quello che voglio discutere qui è molto generale.

    La ragione per cui Graves ha chiamato il secondo-ordine “un eccezionale salto” è che, al contrario di tutti i livelli del primo-ordine (che considerano i loro come gli unici sistemi di valore corretti), il secondo-ordine comprende l’importanza cruciale, anche se relativa, di tutti i valori precedenti – includendo rosso, blu, arancione e verde. L’arancione pensa che il verde è stupido; il verde disprezza l’arancione; il blu pensa che entrambi andranno a bruciare all’inferno. Il giallo, invece, crede che tutti sono necessari e accettabili, fino a quando uno di loro non cerca di prevalere e incomincia a reprimere gli altri. Questo, non c’è bisogno di dirlo, avrebbe una profonda influenza su qualsiasi Federazione Mondiale che operasse dal livello giallo o secondo-ordine (come vedremo).

    Ci sono due aspetti fondamentali da tenere presente circa qualsiasi sistema futuro di governo mondiale. Il primo è che le leggi, per essere leggi, sono emanate dal più alto livello medio di sviluppo disponibile nel sistema di governo. Nel mondo di oggi, per esempio, la maggior parte delle leggi nelle democrazie occidentali provengono dal livello arancione , che è mondocentrico, postconvenzionale, moderno (o, con i termini usati dai nostri amici francesi, che per primi espressero il meme arancione 300 anni fa: liberté, égalité, fraternité). Molti paesi continuano a operare essenzialmente al livello blu: conformisti, non democratici (dittatoriali o totalitari), basati non su prove dimostrabili, ma sul dogma (marxisti, mussulmani e altri), ed etnocentrici (credi nel Libro o brucia all’inferno). Alcune cellule terroristiche (per non parlare delle bande di strada) sono ferme al rosso: gerarchie fondate sul potere violento e sulla forza fisica, che usano spesso la tortura, lo stupro, o qualsiasi altro mezzo necessario per mantenere al potere un particolare signore della guerra. Benché le strutture rosse e blu possano apparire molto brutali, e spesso lo siano, devono essere collocate nel loro contesto: spesso rappresentano il meglio che possa essere espresso date le circostanze e le condizioni.

    Allora chiediamoci, come sarebbe un sistema di governo mondiale – una Federazione Mondiale- che operasse dal livello del secondo-ordine, e sviluppasse le sue leggi da un centro di gravità giallo (o più elevato)? Ma prima di trattare questo, c’è un altro aspetto molto importante che va tenuto presente, ed è il seguente: Non importa quale alto livello di coscienza una società possa aver raggiunto nel suo sviluppo – anche se il centro di gravità è il giallo – in ogni caso, in questa società, e in qualsiasi altra, tutti nascono al livello più basso. Che una società sia al livello giallo, non significa che tutti i suoi membri siano a quel livello. Al contrario, molto pochi lo saranno, per lo meno al principio, proprio come adesso nelle nostre società “arancioni”, non tutti sono al livello arancione; infatti, almeno metà della popolazione adulta si colloca a un livello pre-arancione (porpora, rosso, blu). Solo le nostre leggi provengono per la maggior parte dal livello arancione.

    Questo significa che anche nelle “società integrali” (giallo o più alto) ci saranno ancora sacche di subculture o individui ai livelli porpora, rosso, blu e verde. Non è solo inevitabile, è sano, normale e desiderabile. Ciò che non è, invece, desiderabile è che una di queste onde domini il sistema di governo e dunque cerchi di imporre i suoi valori agli altri- che si tratti di valori rossi, blu o verdi. Una società “gialla”, avrà leggi che vengono essenzialmente dal livello di coscienza del secondo-ordine, la cui caratteristica principale che la definisce è quella di accettare tutti i sistemi di valori precedenti senza permettere a nessuno di loro di reprimere o dominare gli altri.

    Una Federazione Mondiale integrale, del secondo-ordine – nella mia visione Utopistica – impedirebbe qualunque meme del primo-ordine di dominare, attaccare o sfruttare altre popolazioni. Se necessario, la Federazione Mondiale potrebbe farlo usando la forza, così come tutte le democrazie hanno oggi una polizia interna che usa la forza per ridurre gli omicidi, gli stupri, le rapine, le estorsioni, ecc. Qualcuno al livello verde non commetterà omicidi, stupri o rapine. Mentre, qualcuno, il cui centro di gravità sia rosso commetterà uno o tutti questi crimini, talvolta con piacere. E, poiché, tutti nascono al livello più basso e devono progredire attraverso le onde porpora, rosso, blu, ecc., qualche tipo di polizia sarà sempre necessario per proteggere gli altri da coloro che non si sono evoluti fino al livello mondocentrico di solidarietà e compassione.

    Quindi, una Federazione Mondiale avrebbe, di necessità, qualche tipo di forza di polizia. Chiamateli, se volete, Poliziotti Mondiali. Naturalmente i Poliziotti Mondiali sarebbero amministrati dalla Federazione Mondiale e non da un singolo paese (certamente non dall’America, Gran Bretagna, Francia, Germania, ecc.).

    A questa forza di polizia NON è permesso dire alla gente quale dovrebbe essere il suo livello di coscienza; NON è permesso, neppure, interferire con quello che gli individui fanno nella privacy delle loro case e abitazioni; NON è permesso costringere o intimidire le persone che non sono al livello medio dello sviluppo socio-culturale. E’ permesso, invece, impedire (o punire) quelli il cui comportamento pubblico proviene da uno-stadio-inferiore-a-quello-mondocentrico. Per esempio, se nella privacy della mia casa voglio pensare di bruciare sul rogo tutti quelli che non accettano Gesù come il loro salvatore, è un mio diritto. Ma, se, per caso, ti sparo perché non credi in Gesù, lo Stato – in questo caso, la Federazione Mondiale – può arrestarmi e incarcerarmi.

    Questa semplice regola, che è già implicitamente usata da tutti i sistemi di governo mondocentrici (cioè il livello arancione e oltre, incluso Germania, Francia, America, Gran Bretagna, Giappone, ecc.) è la seguente: nell’ambito della Parte Sinistra (dei Quadranti) pensa quello che vuoi; ma per quanto riguarda la Parte Destra, nella realtà fisica, comportati in accordo con le leggi mondocentriche o sarai allontanato dal consorzio sociale.

    Come abbiamo detto, nelle democrazie occidentali, le leggi provengono soprattutto dal meme arancione; negli ultimi trent’anni questo corpo legislativo è stato integrato con un numero sempre maggiore di leggi ispirate dal livello verde, includendo le leggi sull’uguaglianza nei luoghi di lavoro, quelle sulla libertà di cure mediche e quelle sul (contro) l’odio. Questo significa che tu puoi odiare gli omosessuali (nella privacy della tua mente/Parte Sinistra), ma se esprimi l’odio pubblicamente (Parte Destra), per esempio attraverso dichiarazioni istigatrici, allora sei punito. Di conseguenza, nelle democrazie occidentali, la libertà di parola (un classico valore arancione e, in questo paese, una libertà enunciata dal Primo Emendamento) è stata integrata con limitazioni alla libertà di parola (un classico valore verde; il verde desidera limitare le parole che non si accordano ai suoi valori). L’unico punto che voglio sottolineare qui è che entrambe le posizioni esprimono la regola implicita che ho enunciato nel paragrafo precedente.

    Una Federazione Mondiale Integrale non si comporterebbe, su questa questione, in modo diverso: una persona può pensare quello che vuole, ma deve comportarsi in accordo che le leggi che sono espressione del centro di gravità del sistema di governo, in questo caso, quello giallo. Quindi, i valori incorporati nelle leggi non saranno arancione o verdi, ma gialli e integrali, non del primo-ordine, ma del secondo-ordine. D’accordo con questo, sebbene gli individui passano pensare o credere quello che vogliono (Parte Sinistra), il loro comportamento pubblico (Parte Destra) sarà regolamentato sulla base degli standard gialli (o di livelli più alti). Questo perché l’attitudine più importante del giallo è integrativa, e dunque tutti i valori dei sistemi del primo-ordine saranno rispettati, ma nessun valore del primo-ordine sarà autorizzato a colonizzare gli altri. Questo significa, per esempio, che all’America è permesso disprezzare l’Iraq (nella privacy del suo spazio culturale nazionale (Parte Sinistra). All’America non è permesso, invece, attaccare l’Iraq (nella comunità pubblica, internazionale della Parte Destra).

    Ma questa è solo metà della storia di quello che non sarebbe autorizzato da una Federazione Mondiale Integrale. Saddam Hussein, sulla base di calcoli prudenti e incontestabili, ha ucciso duecentomila Kurdi e altri duecentomila persone del suo popolo, spesso con torture, stupri e l’uso di gas. Una Federazione Mondiale Integrale impedirebbe entrambe le azioni, anche attraverso l’uso della forza se necessario. Quelle azioni non si accordano agli standard del livello giallo e, quindi, in base alle leggi mondiali gialle non sarebbero permesse. L’invasione americana dell’Iraq si accorda a certi standard blu-arancione; le azioni di Saddam Hussein a standard di tipo rosso. Nessuna di queste aggressioni sarebbe permessa da una Federazione Mondiale Integrale.

    Non c’è bisogno di dire che la Federazione Mondiale invaderebbe e assicurerebbe un’azione di polizia, se prove incontrovertibili di omicidi di massa fossero presentate alla Federazione stessa. Gli omicidi di massa violano sempre e comunque i valori mondocentrici. Saddam Hussein è autorizzato a odiare i Kurdi (nella privacy della sua mente/meme rosso), non è autorizzato a gassarne duecentomila. Se lo fa, la polizia della Federazione Mondiale farebbe ricorso a un’azione militare per impedire a Saddam Hussein di continuare, se non cessasse volontariamente e immediatamente.

    Per la stessa ragione, personalmente credo che un movimento di protesta che non manifesti ugualmente contro l’invasione americana e l’assassinio da parte di Saddam di quattrocentomila persone, sia un movimento di protesta che non rappresenti veramente la pace, la non-violenza e i valori mondocentrici.

    Non sono a conoscenza di movimenti di protesta maggiori, che abbiano manifestato ugualmente contro entrambe le forme di violenza, che abbiano insistito per una fine immediata di entrambe le aggressioni, e presentato proposte concrete per farle cessare entrambe, in modo che nessuna delle due parti potesse continuare le sue azioni omicide.

    Questo significa che quello di cui sono a conoscenza è che, sfortunatamente, non c’è in nessuna parte del mondo nessun movimento di protesta integrale.

    Ci sono invece soprattutto sacche di valori blu, arancione e verde, che si sbranano tra loro. Non c’è da sbagliarsi: i valori di Bush sono essenzialmente dal blu all’arancione. Sono i valori profondamente fondamentalistici e assolutistici di Bush che allarmano molti degli altri governi del mondo (particolarmente Francia, Germania e Russia) e comprensibilmente. Il livello blu tipicamente divide il mondo in buoni e cattivi e ha un incrollabile (se è etnocentrico) senso di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato. L’“asse del male” di Bush è senz’altro blu. Il peggio che possa essere detto dell’approccio blu di Bush è che è profondamente etnocentrico e imperialista. Il meglio che possa essere detto è che usa il blu per ridurre il rosso e che le azioni di Bush servono l’insieme della Spirale attraverso l’eliminazione delle sacche di terrorismo del livello rosso.

    L’altra fazione più importante presente nel dibattito è quella che rappresenta i valori del livello verde. L’onda verde – che Clare Graves chiama “l’io sensibile” – vuole la fine di tutte le guerre, e quindi deve schierarsi contro la guerra in qualsiasi circostanza. Tuttavia, poiché spesso si fa una guerra per terminarne un’altra (per esempio si fa la Seconda Guerra Mondiale per finirla con Auschwitz), il verde spesso è paralizzato di fronte alle aggressioni del mondo reale, insistendo a sdraiarsi di fronte ai carri armati nazisti, come se questo potesse fermarli. Ma, finché il verde può vedere se stesso protestare contro le aggressioni, è relativamente contento. Il peggio che possa essere detto di quelli che protestano è che essenzialmente “giustificano Saddam” (nello stesso esatto modo in cui Neville Chamberlain giustificò Hitler). Il meglio che possa essere detto è che essi servono l’insieme della Spirale attraverso la sensibilizzazione di un numero crescente di persone circa gli orrori delle guerre.

    Per quanto riguarda i leader mondiali, ce n’è qualcuno che esprime una visione che somigli a una visione integrale? Credo che l’unico leader mondiale che vi si avvicini sia Tony Blair.

    ……………………………………………………………

    (Tuttavia, l’aspetto essenziale che, a mio parere, manca nella visione di Blair, per non menzionare gli altri leader politici, è una certa sofisticata prospettiva di sviluppo che è, per dirla in breve, una delle cinque dimensioni più importanti di un approccio integrale; si tratta della questione dei “livelli” nello schema “quadranti, livelli, linee, stati e tipi”. Uno degli effetti non-integrali più demoralizzanti dell’attuale leadership mondiale è la continua confusione causata dalle democrazie occidentali che immaginano di poter piantare una democrazia-meme-arancione con un pizzico di sensibilità-meme-verde in pieno deserto-meme-rosso e che qualcosa crescerà. Questa non è politica mondiale. Ognuno nasce partendo dal livello più basso. A meno che non ci sia una sana infrastruttura blu per i giovani al livello rosso – sia nei ghetti metropolitani sia nelle tribù mediorientali – per loro non c’è nessun posto dove andare e quindi rimarranno intrappolati tra i signori della guerra. Imporre “la democrazia” a questa cultura ottiene semplicemente il risultato di far eleggere liberamente dei dittatori militari, come si è visto ampiamente anche in altre situazioni. Questa, non c’è bisogno di dirlo, è una questione intricata; rimando ancora una volta i lettori per una più ampia trattazione a A Theory of Everything” e anche a integralinstitue.org.)

    Quello che mi ha colpito di più nei dibattiti molto emozionali sulla guerra in Iraq è quanto profondamente l’intera discussione affondi nei conflitti di valori del primo-ordine. Sia i sostenitori blu-arancione di Bush, sia i media (e i manifestanti) arancione-verde davano conto degli eventi in modo selvaggiamente distorto, prevenuto e pregiudizievole. Sono sempre sorpreso di quanto brutalmente ristretta sia una prospettiva precostituita, persino (e talvolta in modo particolare) da parte di coloro che si pretendono solidali, compassionevoli, comprensivi. C’è molta verità in ognuna della parti che discute, non l’intera verità che, invece, entrambe le parti rumorosamente reclamano di possedere.

    Anelo a una discussione in cui possa sbocciare un’apertura integrale. Anelo a un gruppo di leader mondiali che abbia una visione più ampia che permetta veramente a tutti i sistemi di valori di emergere, ma che tolleri solo comportamenti post-convenzionali e mondocentrici. Anelo a questa sciocca Utopia di una Federazione Mondiale, in cui “tutti sono nel giusto”, ma solo se alcuni sono più nel giusto di altri (cioè, mondocentrico è più giusto di etnocentrico; vedi il brano B “Three Principles Helpful for Any Integrative Approach” pubblicato su wilber.shambala.com). Anelo alla libertà e alla pienezza di una consapevolezza integrale condivisa dal maggior numero possibile di esseri senzienti. Anelo a un tempo in cui un approccio integrale non sarà più violentemente avversato nello stesso modo dai meme blu e verde. Ma, ahimè, sembra che sia condannato a desiderare ardentemente tutto questo in solitudine.

    In ogni caso, il mondo deve fare quello che deve fare. Personalmente, credo che nel secolo che viene, vedremo le attuali Nazioni Unite rimpiazzate pacificamente dal primo passo verso una vera Federazione Mondiale, accelerata dalle minacce alla comunità globale che non potranno più essere gestite a livello nazionale (come il terrorismo, la politica monetaria ed economica globale, e le minacce ambientali).

    Credo che la prima Federazione Mondiale sarà probabilmente arancione-verde. La mia speranza è che sia verde in modo sano, ma chi può saperlo? Credo che una tale Federazione Mondiale farà passi sostanziali verso l’armonia mondiale, ma dovrà alla fine fare i conti con le limitazioni e le contraddizioni inerenti a tutte le prospettive del primo-ordine. Emergerà qualcosa di simile a una brutale polizia mondiale politicamente corretta – se volete, una specie di Inquisizione verde – le cui sottili brutalità, accompagnate da una serie di spiacevoli eventi economici provocati da impedimenti del meme verde agli affari arancione, obbligherà una Federazione Mondiale del secondo-ordine, gialla, a entrare in scena, pur se in modo esitante. (Gli affari del meme arancione danneggiano l’ecologia; gli ecologisti del meme verde danneggiano gli affari arancioni; entrambe sono forme della violenza del primo-ordine che non saranno appoggiate dal meme giallo, quindi la prima Federazione Mondiale sarà caratterizzata probabilmente, tra altre numerose forme di integrazione messe in pratica, da una riconciliazione tra capitalismo ed ecologia.) Ma questo, credo, è lontano almeno un secolo.

    Fino ad allora, alberga in me il dolore di una visione non ricambiata. Fino ad allora, la solitudine di una visione integrale pesa duramente su chiunque aneli alla totalità in azione. Fino ad allora, la brillante promessa di un domani che unifichi non è consolazione ma fonte di tormento, per quelli di voi cui tocca questa maledizione.

    Fino ad allora – e dato che oggi nessun governo, nessun movimento di protesta, nessuna politica nazionale o internazionale sono ancora integrali – siamo obbligati a chiedere: cosa posso fare io personalmente di fronte alla terribile situazione attuale. Posso solo ripetere quanto detto nel mio commento precedente. Di questo sono profondamente convinto:

    Sfortunatamente, il mondo ha bisogno di un’azione integrale; sfortunatamente, non l’avrà, sia che facciamo la guerra sia che non la facciamo. E allora, meglio accendere una candela che maledire l’oscurità. Lavoriamo su noi stessi e cerchiamo di far crescere ogni giorno, per quanto possiamo, la nostra coscienza della totalità, così, alla fine, lasceremo un mondo almeno un po’ più integrale del mondo che abbiamo trovato……………

    Ken Wilber

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