Testimonianza di F.

F. (30 anni, sposata, lavoro d’ufficio) si avvicina al rebirthing perché sente che non vive appieno la sua vita. L’ansia e il senso di inadeguatezza la bloccano e rendono difficili le sue relazioni con gli altri. Considera, in particolare, molto problematica la sua relazione con la madre e intuisce che questo possa essere all’origine delle sue difficoltà. La sua nascita è stata particolarmente difficile: la sofferenza fetale prolungata rende necessario il parto cesareo. Il tema della “bambina abbandonata” emerge più volte nelle sedute come una causa importante del suo disagio. Qui di seguito il suo resoconto di alcune sedute particolarmente significative.

Il delfino ovvero la coscienza oceanica.

Inizio la seduta respirando dal naso il più profondamente possibile. E’ la mia undicesima seduta e so che bisogna “solo” respirare. Il resto viene dal nostro mondo interiore. Ma questa volta quello che mi succederà sarà un’esperienza commovente e straordinaria. Respiro e, rispetto alle sedute precedenti dove avevo sofferto molto, mi sento pervadere subito da un senso di benessere. Rido dentro di me, mi sento brillare. Sono un essere completamente libero, non ho bisogno di nulla, non desidero nulla perché nulla può esserci più di questo. Tutto è semplice e perfetto: esisto in armonia con tutto il creato…poi improvvisamente vedo chi sono: un delfino. Nuoto beato, vedo gli abissi, vedo le alghe in fondo al mare, sono a casa finalmente! Mi tuffo con gioia nell’acqua, il mio elemento. Pura gioia, benessere, completezza. Non ho bisogno di parole… tutto fluisce e nella fluidità del movimento vedo la mia origine… vedo uno spermatozoo che arriva a destinazione e tutto è compiuto. La rinascita Inizio a respirare e sento che sta per accadere qualcosa di travolgente. Provo un forte senso di angoscia … mi sento alle strette, deve succedere qualcosa … devo agire. Non posso più aspettare che le cose accadano…è troppo tardi, devo farmi forza. Perché non mi aiutano, perché non fanno qualcosa…mamma dove sei, perché non mi aiuti? Sono sola. Non sono ancora nata e per la prima volta sento cos’è il dolore, cos’è l’angoscia, cos’è il senso di impotenza. Però da sola non ce la faccio. Aiutatemi, voglio vivere. Mi abbandono e lascio che gli altri facciano per me. Vivo un momento di totale disperazione, mi lascio andare stremata, senza forza ed ecco improvvisamente la salvezza! Finalmente esco alla luce del sole, vedo la mia mamma che dorme girata sul fianco. Ma si è accorta che sono al mondo? La dolcezza Respiro, respiro ancora e mi ritrovo piccola e indifesa … sono tenera nella mia culla. Non ho nessuna protezione, sono completamente “aperta”. Respiro continuamente, ma le mie mani sono molto rigide. Lo sono sempre da quando ho iniziato la mia esperienza di rebirthing (la rigidità si scioglie quando emerge quello che devo rivivere). Ho fame e come un neonato piango e avendo la parola, lo dico chiaramente ad alta voce: “Ho fame!” E poi succede il miracolo… la mia rebirther mi dà una caramella, e poi un’altra… Sento che mi sciolgo, il mio essere, le mie cellule stavano aspettando solo questo. Comprendo cos’è la dolcezza, comprendo che i sapori corrispondono a degli stati d’animo insiti in noi. Le mie mani si schiudono come dei fiori a primavera. E’ immediata la reazione. Sono trasformata in pochi secondi. Il respiro, unito alla dolcezza, ha fatto tutto. Sono assolutamente felice e piango di gioia. Mi vedo insieme alla mia mamma in un campo di fiori, vedo i suoi fiori preferiti: le violette.