Milano 01 giugno 2011

Dieci anni fa il dogma della neuroscienza era che il cervello contenesse tutti i neuroni fin dalla nascita, e che le circostanze della vita non lo modificassero affatto. Gli unici cambiamenti che si verificavano bel corso dell’esistenza erano alterazioni minori dei contatti sinattici – i collegamenti tra i neuroni – e la morte cellulare in seguito all’invecchiamento. Ma la nuova parola d’ordine della scienza del cervello è “neuroplasticità”, che significa che il cervello cambia continuamente in seguito alle nostre esperienze, con nuovi collegamenti tra neuroni o con la creazione di nuovi neuroni.