Milano 24 marzo 2010
L’esperienza dimostra che chi si è liberato dai diktat dell’ego pensa e agisce con una spontaneità e una libertà opposta alla costante paranoia generata dai capricci di un ego tronfio. Paul Ekman, uno dei più eminenti esperti della scienza dell’emozione, che si è dedicato in particolare allo studio di persone dotate di qualità umane eccezionali, fra i tratti fondamentali di questi individui riscontra “il balenare della bontà, una modalità d’essere che gli altri percepiscono e apprezzano e, a differenza dei tanti ciarlatani carismatici, una perfetta coerenza tra la loro vita privata e la loro vita pubblica. Ma soprattutto “spicca l’assenza di ego: queste persone ispirano gli altri proprio grazie alla minima importanza che attribuiscono al loro status, alla loro fama, per farla breve al loro io. Non si preoccupano affatto di sapere se la loro posizione o la loro importanza sono riconosciute”. Ekman sottolinea inoltre che “la gente aspira istintivamente a trovarsi in compagnia di esseri del genere, e anche se non sa bene spiegarsi il perché, si sente arricchita dalla loro presenza”. Le loro qualità contrastano con i difetti dei campioni dell’ego, la cui presenza risulta fastidiosa, se non nauseante. Tra la messa in scena di un io sovrano assoluto e la calorosa semplicità dell’assenza di egocentrismo, la scelta non è difficile. (Matthieu Ricard)