Milano 25 gennaio 2010
Oltre ai molti io che pensano questo e quello e che fanno questo e quello, c’è un Io vuoto, come uno specchio, che non fa nient’altro che osservare. Lo sviluppo di questa “presenza” interiore, un po’ come la facoltà di stare in cima a una montagna e vedere tutto ciò che avviene intorno, è fondamentale nel Rebirthing e in altri approcci umanistico-esistenziali e transpersonali. L’attenzione e la consapevolezza, più che gli stati alterati di coscienza o le visioni, sono il nucleo della ricerca spirituale. Sempre alla ricerca dello straordinario, trascuriamo la luce che ci permette di vedere ogni cosa.