Milano 03 febbraio 2010

Se introduciamo rischi, trasparenza, onestà e consapevolezza nella nostra vita cominciamo a vivere “verticalmente”. La passione per la verità, il desiderio di essere fedeli a noi stessi, la fiducia e l’apertura del cuore che permette di fluire con la vita operano un risveglio e cominciamo a vivere con gioia, affidamento e creatività. Se viviamo verticalmente, le nostre priorità cambiano. E non solo permettiamo che avvenga il cambiamento, ma lo accogliamo iniziando ad ascoltare la nostra intuizione e a onorare la nostra energia vitale. Ci accorgiamo che dipende da noi non subire passivamente gli eventi, ma che possiamo essere consapevoli soggetti che decidono di cooperare con la realtà e a diventarne co-creatori.